2020

Rocca Pietore (BL), 14 - 09 - 20
Il Soccorso alpino della Val Pettorina è intervenuto questa notte sul ghiacciaio della Marmolada in aiuto di una escursionista in difficoltà. Partita alle 3 di notte da Pordenone per percorrere la Via Eterna, L.Z., 43 anni, ha poi raccontato ai soccorritori che poco dopo aver attaccato la Ferrata alle 8, a causa di un ginocchio che le dava fastidio, aveva impiegato molte ore a completare il percorso ed era uscita a Serauta che la funivia era già chiusa. Attorno alle 20 aveva chiamato il 118 per delle informazioni e le era stato consigliato di passare la notte all'interno del tunnel in attesa della riapertura degli impianti. La donna aveva invece fatto sapere che era attrezzata di ramponi e frontale,  chiedendo le indicazioni per superare il tunnel, e che sarebbe rientrata da sola. Nell'ultimo tratto del ghiacciaio, però all'altezza della Pala delle Scuaze a circa 2.700 metri di quota, era uscita dal tracciato corretto della pista finendo bloccata in una specie di crepaccio, senza essere più in grado di tornare sui propri passi. Alle 23.15 l'escursionista ha quindi allertato il 118. Quattro soccorritori sono saliti con due quad per poi ultimare a piedi con ramponi e piccozza gli ultimi 900 metri. Una volta raggiunta, hanno allestito un ancoraggio e uno dei tecnici si è calato da lei. Dopo essere stata assicurata, la donna è stata recuperata e riportata sul percorso corretto. Tornati ai mezzi, i soccorritori la hanno infine accompagnata al Fedaia dove aveva la macchina. L'intervento si è concluso passate le 2.
Cortina d'Ampezzo (BL), 13 - 09 - 20
Alle 16.20 circa l'elicottero del Suem è decollato in direzione delle Tofane dove, completata la Ferrata di Punta Anna, al momento di prendere la traccia del rientro, tre escursionisti, due ragazzi, un trentenne di Resana (TV) e un ventinovenne di Riese Pio X (TV), e una ragazza di 29 anni di Tribano (PD), avevano sbagliato e invece si proseguire in cresta erano scesi in un canalino a 2.600 metri di quota fino a incrodarsi in parete. Geolocalizzati, i tre sono stati individuati e recuperati in tre rotazioni dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 30 metri, per essere trasportati al Rifugio Dibona.
Rotzo (VI), 13 - 09 - 20
Alle 15 circa la Centrale del Suem di Vicenza ha allertato il Soccorso alpino di Asiago per un'escursionista scivolata lungo il sentiero, che da Forte Campolongo porta dall'omonimo Rifugio. Una squadra di soccorritori assieme a due Carabinieri forestali di Roana, dopo essere arrivata in fuoristrada al Forte è scesa a piedi e la ha raggiunta. Stabilizzata per un probabile trauma alla gamba, P.B., 51 anni, di Calvene (VI), he si trovava con il marito, è stata imbarellata e trasportata per un paio di chilometri fino al Rifugio, dove è stata affidata all'ambulanza diretta ad Asiago. Il gestore del Rifugio ha poi riaccompagnato i soccorritori a monte a recuperare la macchina.
Belluno, 13 - 09 - 20
Questa mattina alle 9.30 è scattato l'allarme per un cacciatore scivolato e ruzzolato per alcuni metri in un bosco sotto la Fertazza, versante Alleghe. G.D.T., 67 anni, di Alleghe (BL), che pur da solo era riuscito a chiamare il fratello e a far partire l'allerta, è stato individuato in zona Rocchetta dall'elicottero del Suem di Pieve di Cadore dopo aver imbarcato un tecnico del Soccorso alpino di Alleghe in supporto alle operazioni. Imbarellato dal personale medico, l'infortunato è stato recuperato con un verricello di 30 metri e trasportato all'ospedale di Belluno con un possibile politrauma. Presente anche una squadra di soccorritori. Il Pelikan di Bolzano è invece stato inviato sulla via normale della Croda da Campo, a Padola di Comelico Superiore, per un sedicenne di Vigo di Cadore (BL), che, a quota 2.400 metri, aveva riportato un taglio al ginocchio. Il ragazzo è stato accompagnato al Codivilla. Attorno a mezzogiorno l'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore è intervenuta nel Vallon del Froppa a Calalzo di Cadore, dove un escursionista era ruzzolato per una trentina di metri in un ghiaione a 2.400 metri di altitudine. L'infortunato, A.M., 56 anni, di Calalzo di Cadore (BL), è stato portato a Belluno con un possibile trauma cranico. Sono invece gravi le condizioni di F.C., 44 anni, di Istrana (TV), inciampato e caduto per una cinquantina di metri mentre percorreva la via normale alla Cima Nord del San Sebastiano, Agordo. All'uomo, che si trovava con altre persone, l'equipe medica dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore sbarcata nelle vicinanze ha subito prestato le prime cure urgenti a seguito del probabile trauma cranico riportato, per poi imbarcarlo e volare all'ospedale di Treviso. Due gli incidenti in mountain bike: uno in discesa sulla sterrata lungo le piste del Col Margherita, a Falcade, con un sospetto trauma alla colonna per il ciclista recuperato dall'elicottero di Trento, uno a Porta Vescovo, Arabba, per il quale è intervenuto il Soccorso alpino di Livinallongo che ha raggiunto G.J.S., 60 anni, di Ortisei (BZ), lo ha stabilizzato a seguito dei probabili traumi da caduta e lo ha condotto fino all'ambulanza della Croce Bianca partita in direzione di Corvara.
 
Valli del Pasubio (VI), 13 - 09 - 20
Ieri sera alle 20.50 la Centrale del Suem di Vicenza ha allertato il Soccorso alpino di Schio per una coppia di alpinisti incrodati sulla Via Pilastro Soldà sul Baffelan. I due, M.F., 29 anni di Thiene (VI), lui e Q.P., 27 anni, di Vasto (CH), lei, avevano attaccato la Via alle 10.30, ma attorno alle 17, attardati, all'altezza del settimo tiro circa, il ragazzo si era sentito poco bene. Gli scalatori avevano cercato di progredire, finché, col buio si erano fermati e avevano chiesto aiuto. Sei soccorritori si sono avvicinati in fuoristrada, per poi salire dal Boale del Baffelan lungo la normale, che presenta passaggi di I e II grado, fino a portarsi all'uscita della via del Pilastro. Da lì si sono calati sulla verticale e li hanno raggiunti. Dopo averli ristorati con bevande calde preparate dal Rifugio Balasso, i soccorritori hanno valutato che la modalità di recupero più veloce e sicura, anziché sollevarli nell'ultimo tratto di camino bagnato,  fosse scendere verso il basso. Così li hanno assicurati e calati per 150 metri fino alla base del Boale per poi scendere a piedi sul sentiero e riaccompagnarli alla macchina. L'intervento si è concluso alle 2.30.
 
Cortina d'Ampezzo (BL), 12 - 09 - 20
Verso le 17.20 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto sul sentiero che dal Rifugio Vandelli scende al Passo Tre Croci, per un'escursionista bolognese di 66 anni impossibilitata a proseguire per la stanchezza. Recuperata dal tecnico di elisoccorso con un verricello di una ventina di metri, la donna è stata trasportata all'ospedale di Belluno per accertamenti. 
 
Asiago (VI), 12 - 09 - 20
Alle 13.30 circa la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino di Asiago per un escursionista in difficoltà dopo essere salito dalla Calà del Sasso. Intenzionato a scendere lungo il giro ad anello, l'uomo, 33 anni, di Ceregnano (RO), era partito da Casara Col d'Astiago per il sentiero del Vu, ma, arrivato alla Caverna del Vu a Forcella Val d'Alcino, a 500 metri di distanza, una volta dentro la galleria aveva deciso di scendere sul sentiero sottostante uscendo da una finestra ed era scivolato bloccandosi sopra un salto di roccia di circa 8 metri. Quattro soccorritori lo hanno quindi raggiunto, imbragato e calato fino al sentieriero in basso per poi risalire con lui alla jeep. Poiché era illeso, in accordo con la Centrale, l'escursionista è rientrato autonomamente alla sua macchina a Valstagna dalla Calà del Sasso.
Borso del Grappa (TV), 12 - 09 - 20
Alle 11.30 il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa è stato allertato a seguito della segnalazione di alcuni testimoni, che avevo visto precipitare un parapendio nella zona di Col del Luppolo. Una squadra si è portata sul posto, dove, individuato il punto, era stato sbarcato anche il tecnico di elisoccorso dell'elicottero di Treviso emergenza. Il pilota, un trentaduenne statunitense, era fortunatamente illeso e si è arrangiato a rientrare. L'allarme è quindi cessato.
Rivoli Veronese (VR), 11 - 09 - 20
Attorno alle 16 il Soccorso alpino di Verona è stato allertato dalla Centrale del Suem per un incidente accaduto in falesia nella Palestra del Talian. Un freeclimber, T.M., 30 anni, di Verona, era infatti scivolato dalla cengia dove si trova l'attacco delle vie ed era ruzzolato per una quindicina di metri. Sul posto si è portato subito un soccorritore, con una squadra pronta a intervenire, mentre si avvicinava l'elicottero di Verona emergenza, che ha sbarcato con un verricello di una quindicina di metri medico e tecnico di elisoccorso. Visitato, l'infortunato è stato recuperato con la stessa modalità per essere trasportato a Borgo Trento a seguito delle possibili contusioni riportate nella caduta.   
 
Comelico Superiore (BL), 11 - 09 - 20
Attorno alle 13 l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano è intervenuto lungo il sentiero numero 101, sotto il Rifugio Berti a Padola, per un'escursionista che, inciampata, aveva sbattuto la testa. La donna, R.P., 70 anni, di Venezia, che si trovava con i familiari ed era stata assistita da un medico di passaggio, è stata presa in carico dal personale sanitario dell'equipaggio che le ha prestato le prime cure per la ferita riportata. Recuperata con un verricello di 15 metri, è stata poi accompagnata all'ospedale di Belluno.
Longarone (BL), 10 - 09 - 20
Ieri sera attorno alle 20 il Soccorso alpino di Longarone è stato allertato dalla Centrale del Suem a seguito della chiamata di un escursionista che, nei pressi del Rifugio Tovanella, non riusciva più a trovare la traccia del sentiero. Dalla Centrale gli era stato detto di tornare sui propri passi al Bivacco e restare lì la notte. Purtroppo poi il cellulare dell'uomo si era scaricato e non era stato più possibile appurare le sue condizioni. Due squadre di quattro soccorritori sono quindi salite dai sentieri di Igne e Podenzoi, per poi ritrovarsi a 1.850 metri di quota e scendere assieme verso il Bivacco. Una volta nella struttura, verso mezzanotte e mezza, i soccorritori hanno ritrovato al suo interno l'escursionista, un trentaduenne emiliano, che stava dormendo. L'allarme è quindi rientrato. L'uomo, che stava percorrendo l'Alta via numero 3, ha detto che sarebbe sceso questa mattina in autonomia e le squadre sono tornate a valle. L'intervento si è concluso verso le 2.
Alleghe (BL), 09- 09 - 20
Alle 16.30 circa l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato sul Civetta dove, a un centinaio di metri di distanza dal Lago del Coldai, un'escursionista che si trovava con il marito era stata colta da malore. Assistita da persone di passaggio, tra le quali un medico, P.S., 59 anni, di Galliera Veneta (PD) è stata poi presa in carico dal personale sanitario e dal tecnico di elisoccorso dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, scesi in hovering nelle vicinanze. Imbarellata, la donna è stata imbarcata con un verricello di 10 metri e trasportata all'ospedale di Belluno per le verifiche del caso.
Auronzo di Cadore (BL), 08 - 09 - 20
Si terranno giovedì prossimo, 10 settembre, alle 10.30 nella Chiesa di Santa Giustina di Auronzo di Cadore i funerali di Sergio Francese.
La camera ardente sarà allestita dalle 8.30 alle 10.15 nella piazzetta del Municipio di Auronzo.
Chi volesse salutare Sergio, l'obitorio di Pieve di Cadore sarà aperto oggi e domani dalle 8.30 alle 16.
Belluno, 06 - 09 - 20
Attorno alle 14.45 la Centrale del 118 è stata allertata da due escursionisti in difficoltà sull'Antelao. Saliti sulla cima, al momento di rientrare lungo la normale, uno dei due era caduto sbattendo il volto a terra e riportando un probabile trauma facciale. Al contempo era salita la nebbia iniziando a piovere e i due avevano perso l'orientamento prendendo nuovamente a salire. Poiché le nubi basse non ne consentivano l'avvicinamento, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha imbarcato cinque tecnici del Soccorso alpino di San Vito di Cadore riuscendo a sbarcarli in hovering a 2.000 metri di quota all'altezza di Forcella Piccola. La squadra iniziando a salire ha individuato a circa metà montagna il punto della caduta dell'escursionista, capendo che i due ingannati dalla nebbia, non trovando più riferimenti erano poi tornati a salire. Infatti, continuando a chiamarli a voce, i soccorritori li hanno individuati a 2.900 metri di altitudine, poco sotto la sede dell'ex Bivacco Cosi. Impauriti, temendo di peggiorare la situazione, i due amici si erano riparati sotto una roccia spiovente non distante dal sentiero in attesa dei soccorsi. Prestate le prime cure a C.B., 60 anni, di Musile di Piave (VE), i due escursionisti sono stati assicurati con la corda e hanno iniziato la discesa con la squadra. Arrivati alla Bala, 2.500 metri di quota, la visibilità ha consentito l'intervento dell'eliambulanza, che ha caricato a bordo l'infortunato utilizzando un verricello di 10 metri e lo ha trasportato all'ospedale di Belluno. I soccorritori hanno quindi proseguito nel rientro assieme al compagno. L'intervento si è concluso alle 19.15.
 
Questa mattina alle 10.40 circa una squadra del Soccorso alpino della Val Comelico ha raggiunto in jeep un'escursionista di 52 anni, che aveva riportato un probabile trauma al piede, mentre si trovava in mezzo al bosco lungo la strada che dalla Val Visdende porta alle Sorgenti del Piave, nel comune di Santo Stefano di Cadore. La donna è poi stata accompagnata fino alla macchina. Attorno alle 13, l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano è intervenuto lungo la normale alla Terza Media, sempre a Santo Stefano di Cadore, per un escursionista che si era fatto male al piede scendendo con una comitiva dalla normale. Recuperato con un verricello, T.F., 57 anni, di Val di Zoldo (BL), è stato trasportato al Codivilla. 
Baone (PD), 06 - 09 - 20
Alle 15.40 circa la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Padova a seguito della chiamata di un ciclista n shock anafilattico, a seguito delle punture di uno sciame di vespe. D.V., 52 anni, di Padova, che stava percorrendo in mountain bike un sentiero nel bosco in località Calaone, sul Monte Cero,  individuato grazie alle coordinate della sua posizione, è stato raggiunto dal personale medico dell'ambulanza e dell'elicottero di Padova, che hanno provveduto a somministrargli i dovuti medicinali, e da una squadra di soccorritori. Una volta imbarellato, l'uomo, che si era stabilizzato, è stato trasportato per 500 metri fino all'ambulanza che lo ha accompagnato all'ospedale di Schiavonia per gli accertamenti del caso.
Ala (TN), 06 - 09 - 20
Alle 13.15 il Soccorso alpino di Verona è stato attivato su richiesta del Coordinamento Basso Trentino per il recupero di un runner bloccato da un infortunio al Rifugio Scalorbi. L'uomo, un quarantenne di Rovigo, si era fatto male alla pianta del piede correndo in discesa dal Rifugio Fraccaroli. Aiutato da alcuni passanti a raggiungere lo Scalorbi, per il dolore non era più stato in grado di proseguire e rientrare al Rifugio Pertica, dove si trovavano la compagna e la figlia. Poiché l'intervento con i mezzi sarebbe stato più veloce dal versante veronese, una squadra ha raggiunto in fuoristrada il corridore e lo ha accompagnato alla macchina. In accordo con la Centrale del 118, l'uomo ha rifiutato l'ambulanza per dirigersi in autonomia all'ospedale.
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