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Lunedì, 09 Dicembre 2019 18:22

ANCORA NESSUNA TRACCIA DI PAOLO TRAMONTINI

Valbrenta (VI), 07 - 12 - 19
Sono proseguite anche oggi le ricerche di Paolo Tramontini, 67 anni, di Mestre (VE), ma nessun nuovo indizio è emerso. In particolare i soccorritori si sono concentrati in un punto dove ieri, con il binocolo, era stata vista una macchia verde compatibile con uno zaino. Dopo un primo sorvolo della zona con il drone per circoscrivere al meglio l'area, una squadra è salita dal sentiero numero 933 e si è portata sulla verticale, salvo dover poi verificare che si trattava di zolle erbose dal colore più acceso. I droni hanno volato sopra tutta la zona, caratterizzata da un reticolo di vecchi sentierini abbandonati che univano i vari terrazzamenti coltivati a tabacco, nonché dalla presenza di ruderi della Guerra. I soccorritori hanno visionato a piedi anche le tracce marcate nei giorni scorsi dai cani molecolari. Domani le squadre si porteranno in località Lepre, all'uscita a monte dei due sentieri segnalati, il 933 e 934, per perlustrare altre zone della parte alta.
Paolo è alto un metro e 70 circa, di corporatura robusta, calvo, con barba grigia medio lunga. Indossa giacca e pantaloni tecnici neri e ha uno zaino verde marca Ospery. Chiunque lo avesse incontrato in treno, per strada o lungo i sentieri è pregato di contattare i carabinieri. Erano presenti oggi il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa, Vigili del fuoco, Protezione civile.
 
Pubblicato in 2019
Lunedì, 09 Dicembre 2019 18:21

SOCCORSI ESCURSIONISTI IN COMELICO

Comelico Superiore (BL), 07 - 12 - 19
Attorno alle 14.30 la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino della Val Comelico per una coppia di escursionisti tedeschi in difficoltà. Partiti da Passo Monte Croce Comelico con l'intenzione di seguire un giro ad anello, i due trentenni assieme al loro cagnolino sono arrivati all'Alpe di Nemes, hanno raggiunto Malga Coltrondo per poi prendere il sentiero di rientro, salvo poi arrivare ad un guado dove la traccia si assottiglia e, temendo di aver sbagliato itinerario, tornare sui propri passi. Con loro anche tre coppie di escursionisti cinquantenni italiani, di Mogliano Veneto (TV), Marcon (VE) e Venezia, incontrati nello stesso punto e con la stessa preoccupazione di essersi persi. In contatto con una squadra, 3 soccorritori della Val Comelico e 2 del Sagf di Auronzo, il gruppo riunito ha fornito loro le coordinate, salvo poi spostarsi più a monte del punto indicato, sopra il Lago dei rospi, e aumentare di mezz'oretta il tempo impiegato poi per raggiungerli. Una volta da loro, i soccorritori - saliti dal sentiero di rientro che gli escursionisti avrebbero dovuto ultimare - li hanno riaccompagnati tutti e otto a valle, per la stessa via, fino alle loro auto, impiegando in tutto tre ore di cammino.
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Lunedì, 09 Dicembre 2019 18:19

ESCURSIONISTA COLTO DA MALORE

Posina (VI), 07 - 12 - 19
Alle 14 circa il Soccorso alpino di Arsiero è stato allertato dal 118 per un escursionista che si era sentito poco bene, mentre con una comitiva e gli accompagnatori stava percorrendo un sentiero in località Cressi. Tredici soccorritori si sono portati sul posto e in una mezz'ora a piedi hanno raggiunto l'uomo, un cinquantenne di Padova. Dopo averlo imbarellato, lo hanno quindi trasportato fino alla strada da dove è poi rientrato assieme al suo gruppo. 
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Lunedì, 09 Dicembre 2019 18:17

SOCCORSO SULLA FERRATA DELLE ANGUANE

Valdastico (VI), 07 - 12 - 19
Attorno alle 11 la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Arsiero per un escursionista in difficoltà sulla Ferrata delle anguane. G.S., 54 anni, di Castelgomberto (VI), aveva attaccato la parte più impegnativa del percosro attrezzato e si trovava a circa 20 metri dalla base, quando non è stato più in grado di proseguire per la stanchezza. Una squadra, compreso il medico di Stazione, è arrivata sul posto ricevute le coordinate ed è risalita da sotto. Dopo averlo assicurato, i soccorritori lo hanno calato a terra e riaccompagnato fino alla macchina.
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Lunedì, 09 Dicembre 2019 18:12

RICERCHE PAOLO TRAMONTINI, ANCORA NESSUN ESITO

Valbrenta (VI), 06 - 12 - 19
Neppure gli sforzi odierni hanno permesso di fare luce sulla scomparsa di Paolo Tramontini, 67 anni, di Mestre (VE), di cui non si hanno più notizie da quando martedì scorso è partito in treno per raggiungere la zona della Valsugana e fare una camminata. Anche oggi una trentina di persone si è distribuita lungo i sentieri del Monte Grappa  e verso l'Altopiano, senza che alcun nuovo elemento permetta di limitare l'area di indagine, dal momento che l'escursionista non aveva lasciato detto quale sentiero avrebbe percorso, né la destinazione.
Paolo è alto un metro e 70 circa, di corporatura robusta, calvo, con barba grigia medio lunga. Indossa giacca e pantaloni tecnici neri e ha uno zaino verde marca Ospery. Chiunque lo avesse incontrato in treno, per strada o lungo i sentieri è pregato di contattare i carabinieri. La ricerca riprenderà domattina e saranno soprattutto i droni a muoversi, lungo i canali verticali che, numerosi, tagliano i versanti. Erano presenti oggi il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa, Vigili del fuoco, Protezione civile, Carabinieri forestali e Carabinieri.
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Lunedì, 09 Dicembre 2019 17:56

TRAUMA ALLA CAVIGLIA A FORCELLA FORAN

Borgo Valbelluna (BL), 03 - 12 - 19
Attorno alle 13.30 la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Belluno per una escursionista che si era fatta male nella zona di Forcella Foran, a Mel. La donna, E.S., 52 anni, trevigiana, che si trovava con altre persone, era partita da Cison di Valmarino (TV), aveva raggiunto il Bivacco dei Lof, per proseguire fino a Cima Vallon Scuro ed arrivare a Forcella Foran dove, messo male un piede, si era procurata un sospetto trauma alla caviglia. Una squadra del Soccorso alpino di Belluno e Feltre è partita dal Bellunese e ha raggiunto la donna. Stabilizzata, l'escursionista è stata poi portata al fuoristrada e da lì al rendez vous con i soccorritori delle Prealpi Trevigiane, che la hanno trasportata a Cison alla propria auto, con cui si è allontanata autonomamente.
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Mercoledì, 27 Novembre 2019 10:03

SOCCORSO ESCURSIONISTA IN DIFFICOLTÀ

Roana (VI), 26 - 11 - 19
Questa mattina alle 8.30 il Soccorso alpino di Asiago è stato allertato dai Carabinieri forestali di Roana, per un escursionista che non riusciva più a camminare a causa di un principio di congelamento ai piedi. Il giovane, F.C., ventenne di Vicenza, era partito ieri dai Larici ed era salito al Baito dell'Orsara, dove aveva passato la notte. Scendendo di prima mattina verso Malga Meatta, i suoi scarponi leggeri si erano bagnati nella neve e il ragazzo lamentava insensibilità ai piedi ghiacciati. L'escursionista è stato raggiunto dai Carabinieri forestali - sul posto anche quelli di Asiago - che hanno iniziato a scendere con lui lentamente, mentre una squadra di soccorrirori andava loro incontro. Una volta a valle, in via precauzionale è stato accompagnato all'ospedale di Asiago.
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Lusiana (VI), 16 - 11 - 19
Su richiesta del Soccorso alpino di Lavarone allertato per primo, attorno alle 14 una squadra di soccorritori di Asiago si è portata sulla vetta di Cima Mandriolo, dove il cane di una coppia di escursionisti si era sporto su un cornicione di neve, che era ceduto facendolo precipitare e scomparire. Il proprietario, E.P., 43 anni, di Camposampiero (PD), nel tentativo di recuperarlo era a sua volta scivolato per alcuni metri, riuscendo fortunatamente a fermarsi e a risalire. Una volta sul posto i soccorritori hanno attrezzato le calate e sono scesi con le corde per un centinaio di metri lungo il ripido versante caratterizzato da piccoli salti e affioramenti rocciosi, senza purtroppo riuscire a rinvenire traccia dell'animale. Ormai buio, le squadre sono dovute rientrare. Sul posto anche i Vigili del fuoco di Asiago e volontari di Lavarone.
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Arco (TN), 04 - 11 - 19
Verso le 9 di questa mattina i cinque escursionisti altoatesini, bloccati da ieri dentro la grotta Bus del Diaol (Arco) sono stati accompagnati fuori dalla grotta, provati ma illesi. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 era arrivata verso le 19.40 di ieri quando uno dei familiari ha lanciato l’allarme per il mancato rientro del gruppo. Immediata l’organizzazione delle operazioni di soccorso. Sul posto è arrivata la VI delegazione speleologica del Veneto e Trentino Alto Adige, con le Stazioni di Trento, Bolzano, Verona, Vicenza e Veneto orientale, per un totale di 43 soccorritori, la Stazione di Riva del Garda e di Rovereto del Soccorso Alpino, i Vigili del Fuoco e i Carabinieri. La grotta Bus del Diaol si sviluppa in orizzontale ed è caratterizzata dalla presenza di sifoni di sabbia. A bloccare i cinque escursionisti il secondo sifone, che si è chiuso dietro di loro riempiendosi di sabbia e acqua. Situazione resa ancora più complicata dalla presenza di due cascate di acqua che continuavano ad alimentare il sifone. Una volta compresa la situazione e stabilito un collegamento telefonico tra il campo base e i soccorritori dentro la grotta, si è provveduto a portare sul posto due pompe a immersione alimentate da un gruppo elettrogeno esterno per svuotare il sifone dall’acqua. Contemporaneamente i soccorritori con dei teli e un sistema di tubi hanno deviato l’acqua delle due cascate per evitare che il sifone continuasse a riempirsi. Verso le 6 di mattina il sifone è stato praticamente svuotato dall’acqua e si è cominciato a scavare per togliere il deposito di sabbia che ancora ostruiva il passaggio, fino ad arrivare nel luogo dove erano rimasti bloccati i cinque escursionisti. Dopo essere stati rifocillati, riscaldati e dopo una valutazione delle loro condizioni sanitarie da parte dei medici del Soccorso Alpino e Speleologico, i cinque escursionisti sono stati accompagnati in sicurezza fuori dalla grotta e fino al campo base dai tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico. Hanno collaborato alle operazioni di soccorso anche l'associazione Nu.Vol.A per dare supporto ai soccorritori impegnati per tutta la notte.

Pubblicato in 2019
Martedì, 05 Novembre 2019 14:21

RECUPERATI ESCURSIONISTI IN DIFFICOLTÀ

Cortina d'Ampezzo (BL), 01 - 11 - 19
Alle 14 circa l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione del Col dei Bos, per una coppia di escursionisti in difficoltà. I due, un trentottenne padovano e un'amica americana, completata la ferrata avevano preso il sentiero in uscita proseguendo però lungo una traccia sbagliata. Dopo essere scesi per alcuni metri in un ripido canale, i due non erano più stati in grado di tornare sui propri passi e avevano lanciato l'allarme. Individuati dall'equipaggio, gli escursionisti sono stati recuperati dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 15 metri e trasportati in piazzola sotto le Torri di Falzarego. 
 
Pubblicato in 2019
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