2020

Ospitale di Cadore (BL), 07 - 08 - 20
Attorno alle 18.30 il Soccorso alpino di Longarone è stato allertato per un escursionista in difficoltà. Scendendo da Forcella Citta verso Davestra per prendere il sentiero numero 392, un trentunenne di Padova si era trovato ad attraversare una zona di schianti dovuti a Vaia. In contatto telefonico con lui i soccorritori hanno provato a dargli delle indicazioni, poi un squadra è partita per andargli incontro e verificare che riuscisse a rientrare a valle.
 
Belluno, 07 - 08 - 20
Questa mattina alle 8.20, una squadra del Soccorso alpino di San Vito di Cadore è stata attivata per un escursionista, che si era fatto male già ieri e si trovava al Rifugio Venezia, a Borca di Cadore. L'uomo, R.C., 57 anni, di Padova, che aveva un probabile trauma alla caviglia, è stato raggiunto da una squadra in jeep, per essere poi trasportato al Codivilla.
Tre gli interventi a Cortina d'Ampezzo. Alle 14.50 circa una squadra del Soccorso alpino si è portata al Rifugio Biella in fuoristrada e ha caricato a bordo una turista tedesca di 53 anni che, affaticata, non era più in grado di proseguire. Accompagnata fino a Passo Cimabanche dove è stata raggiunta dai parenti, con i quali si è allontanata autonomamente. Passate le 15 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato sulla Ferrata Strobel alla Punta Fiames, poiché, giunto sopra la scala di ferro verso la cima, un escursionista vicentino, M.T., 52 anni, di Marostica, si era sentito poco bene. Recuperato con un verricello, l'uomo è stato portato all'ospedale di Belluno per gli accertamenti del caso. Attorno alle 17 una squadra del Soccorso alpino di Cortina si è diretta sul sentiero numero 434 sopra il Cason de Formin, che dal Rifugio Croda da Lago scende a Rocurto, per una donna infortunatasi alla caviglia.
 
Longarone (BL), 07 - 08 - 20
Ieri sera attorno a mezzanotte il Soccorso alpino di Longarone è stato allertato per un escursionista portoghese in difficoltà nel tratto dell'Alta Via numero 1 che va dal Rifugio Pramperet, dove aveva pernottato, al Pian de Fontana, dove era atteso. L'allarme lanciato dai familiari in Portogallo avvisati tramite una email, in cui il trentunenne li avvertiva di aver sbagliato sentiero e di essere bloccato da qualche parte in Val del Cristo. Due squadre del Soccorso alpino di Longarone hanno risalito la Val del Grisol, una del Soccorso alpino della Val di Zoldo ha percorso l'itinerario dal Pramperet al Pian de Fontana, una del Soccorso alpino di Belluno e Agordo ha avviato la perlustrazione dalla Muda verso la Val Clusa. I soccorritori di quest'ultima, alzatasi di 500 metri, hanno iniziato a chiamare a gran voce, finché verso le 3.15 è arrivato un urlo in risposta e l'uomo è stato individuato e raggiunto. Dopo aver sbagliato traccia, aveva iniziato a scendere dalla Val Clusa, di cui la Val del Cristo è una laterale, aveva trovato degli schianti, era scivolato facendosi male a una caviglia e, arrivato su una scivolosa cengia con un cordino, oramai prossimo il buio si era fermato. I soccorritori lo hanno tranquillizzato e imbragato, per assicurarlo e fargli superare il punto attrezzato. Poi, una volta che l'escursionista si è ripreso iniziando a camminare tranquillamente, con due soccorritori al suo fianco è stato accompagnato alla Muda e da lì all'ospedale di Belluno per i controlli del caso. L'intervento si è concluso alle 7.
Pedavena (BL), 06 - 08 - 20
È stato purtroppo ritrovato senza vita Primo De Bortoli, una squadra ne ha rinvenuto il corpo all'interno di un rudere in un'area a ovest di Pian d'Avena. Hanno avuto l'esito più triste le ricerche del cinquantaseienne di Pedavena (BL), di cui non si avevano più notizie dal 29 luglio scorso, quando, zaino in spalla, era uscito a piedi dalla propria abitazione a Pedavena. Anche oggi una sessantina di persone hanno preso parte ai sopralluoghi concentrati nella zona di Pian d'Avena dopo una segnalazione che lo aveva indicato lì. Oltre al Soccorso alpino, Vigili del fuoco, Sagf, Carabinieri e Carabinieri forestali, con diverse unità cinofile.
Rotzo (VI), 06 - 08 - 20
Verso le 10.40 il Soccorso alpino di Asiago è stato attivato per un'escursionista colta da malore nelle vicinanze di Forte Cima Campolongo. La donna, che si trovava con il marito e aveva perso conoscenza, è stata raggiunta sul sentiero, non distante dalla strada sterrata, da una squadra di soccorritori assieme ai Carabinieri forestali, dall'equipe medica dell'elicottero di Treviso emergenza atterrato poco distante e dal personale sanitario di un'ambulanza. Una volta ripresasi, G.F., 61 anni, di Chiampo (VI), è stata trasportata fino all'ambulanza e da lì all'elicottero decollato poi in direzione dell'ospedale di Vicenza.
 
Voltago Agordino (BL), 06 - 08 - 20
Ieri sera attorno alle 22 il Soccorso alpino di Agordo è stato allertato per un mancato rientro dall'Agner. In mattinata un ragazzo era passato dal Rifugio Scarpa dicendo che avrebbe fatto la Ferrata Stella Alpina, con l'intenzione di pernottare al Bivacco Biasin. Gli era stato fatto presente che in questo periodo i Bivacchi si possono utilizzare solo in caso di emergenza, lui allora aveva risposto che sarebbe tornato a dormire in Rifugio e ha lasciato alcuni suoi oggetti. Alle 15.20 l'escursionista ha poi chiamato il Rifugio perché aveva sbagliato direzione e si stava spostando verso Cima Lastei. I ragazzi lo hanno quindi reindirizzato sul percorso corretto. Quando però a sera il venticinquenne di Padova non si è presentato, il gestore ha lanciato l'allarme. È subito stata fatta una verifica fino alla base del canalone della normale e alle 5.30 l'elicottero dell'Air Service Center, convenzionato con il Soccorso alpino, ha imbarcato due soccorritori per sorvolare i tracciati delle due normali e poi salire al Bivacco. Una volta in cima, uno dei soccorritori è stato sbarcato in hovering e dalla struttura sono uscite 3 persone, una delle quali era il ragazzo padovano. Era arrivato tardi al Bivacco, dopo essere scivolato e aver sbattuto un ginocchio, non era riuscito a telefonare e non pensava si sarebbe mossa un ricerca. Il giovane ha detto che non aveva problemi ed è poi sceso al Rifugio autonomamente. 
Pedavena (BL), 05 - 08 - 20
Sono ancora senza esito le ricerche di Primo De Bortoli, il cinquantaseienne di Pedavena (BL), di cui non si hanno più notizie dal 29 luglio scorso, quando, zaino in spalla, è uscito a piedi dalla propria abitazione a Pedavena. Oggi a partire dalle 7 una sessantina di persone si sono distribuite sulle zone delineate nell'area di Pian d'Avena e le hanno battute a pettine. Al momento è ancora fuori l'unità cinofila molecolare, presente assieme a due unità cinofile da superficie dei Carabinieri. Domattina alle 7 si ripartirà allargando il perimetro di indagine e inserendo altri sentieri e baite.
Oggi erano presenti il Soccorso alpino di Feltre, Belluno, Prealpi Trevigiane, Pedemontana del Grappa, Longarone, Alpago, con il Centro mobile di coordinamento, il Sagf, i Vigili del fuoco, Carabinieri e Carabinieri forestali.
Al momento di uscire di casa Primo - che è alto un metro e 80, magro di corporatura, con capelli castano scuro e occhi verdi - indossava jeans e tshirt, calzava scarponi da montagna e aveva con sé uno zaino mimetico. Chiunque abbia sue informazioni è pregato di contattare i carabinieri. 
Domani alle 16 è prevista una riunione in  Prefettura per fare il punto della situazione con tutti gli enti preposti.
 
Belluno, 05 - 08 - 20
Alle 14.20 circa l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato al Rifugio Vandelli, Cortina d'Ampezzo, per una escursionista belga di 23 anni, che si era procurata una distorsione alla caviglia. Imbarcata, la turista è stata trasportata all'ospedale di Cortina. Subito dopo l'eliambulanza è stata inviata lungo il sentiero numero 751 in discesa dal Mulaz verso Falcade, per un uomo colto da malore, mentre si trovava assieme a un amico che aveva dato l'allarme. G.F., 71 anni, di Fidenza (PR), è stato recuperato con un verricello di 10 metri e portato all'ospedale di Agordo per le verifiche del caso. Attorno alle 15.30 la Centrale del 118 è stata allertata per una crisi di panico sul Pelmo, a Borca di Cadore. Una trentacinquenne di Padova, infatti, che mentre scendeva con altre due persone dalla Val d'Arcia si era anche fatta male a un ginocchio, non era più in grado di proseguire. Imbarcata con verricello di 10 metri, è stata trasportata ad Agordo. Il Soccorso alpino di Auronzo è invece stato attivato per un trauma alla caviglia sul Monte Agudo, all'altezza del Rifugio La Zopa. Una squadra ha raggiunto in jeep F.G., 49 anni, di Venezia e la ha accompagnata fino all'ambulanza partita per Pieve di Cadore. Poco prima delle 17, dopo aver imbarcato un tecnico del Soccorso alpino di Agordo in supporto alle operazioni, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto sugli ultimi tiri dello Spigolo Nord dell'Agner, Voltago Agordino, dove un alpinista primo di cordata era volato per una ventina di metri, riportato poi in sosta dal compagno. Sbarcati con un verricello di 90 metri, i soccorritori hanno prestato le prime cure e hanno imbarellato il rocciatore, con un possibile trauma alla colonna. M.P., 34 anni, di Cantù (CO), è quindi stato issato a bordo. L'infortunato è stato trasportato al San Martino. Una squadra del Soccorso alpino della Val Biois è stata infine mandata a Canale d'Agordo, alla Baita dei cacciatori, dove una ragazza si era fatta male alla caviglia. E.F., 31 anni, di Seveso (MB), aveva fatto la Ferrata d'Auta con due amici e aveva un"infiammazione al ginocchio che non le permetteva di proseguire. Portata a valle, la giovane si è allontanata autonomamente.
 
Roana (VI), 04 - 08 - 20
Alle 17.40 la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Vicenza per un infortunio lungo la passeggiata SelvArt - Parco arte natura. Partita qualche ora prima da Roana assieme a un'amica per un escursione, al momento di scendere dalla dorsale del Verena, sopra Mezzaselva, C.M., 55 anni, di Vicenza, era infatti scivolata in un tratto scosceso, infangato dalle piogge, e aveva riportato un sospetto trauma alla caviglia. L'amica aveva lanciato l'allarme, aiutata nella descrizione del luogo da un abitante del posto passato per caso e poi andato incontro in strada alla squadra. Cinque soccorritori si sono avvicinati in jeep per poi proseguire a piedi. Una volta raggiunta la donna, le hanno stabilizzato la gamba e, dopo averla imbarellata, l'hanno trasportata a monte per 300 metri su un sentiero e di seguito su una mulattiera fino all'ambulanza, partita poi in direzione dell'ospedale di Asiago. 
 
Belluno, 04 - 08 - 20
Alle 12.20 la Centrale del 118 è stata allertata da un ciclista di passaggio, che si era imbattuto in un'escursionista infortunatasi sul Passo delle Crepe Rosse, in Alta Val Davidino, a Rocca Pietore. Una squadra del Soccorso alpino della Val Pettorina ha raggiunto peime in jeep, poi con il quad la donna, una turista tedesca di 44 anni, e la ha accompagnata fino al Pian de la Leda per affidarla all'ambulanza diretta all'ospedale di Agordo. Alle 14.40 il Soccorso alpino di Auronzo è invece stato inviato in Val Marzon. Scendendo con un gruppo di persone, verso la parte finale del sentiero un ragazzo di Civate (LC), F.P., 21 anni, si era procurato un sospetto trauma alla caviglia. Raggiunto in jeep da una squadra, date anche alcune interruzioni sulla strada, il giovane è stato caricato a bordo e trasportato fino al presidio ad Auronzo e da lì all'ospedale di Pieve di Cadore.
Pedavena (BL), 04 - 08 - 20
Si concentreranno domani nella zona di Pian d'Avena, Col Melon, le ricerche di Primo De Bortoli, il cinquantaseienne di Pedavena (BL), di cui non si hanno più notizie dal 29 luglio scorso, quando, zaino in spalla, è uscito a piedi dalla propria abitazione a Pedavena. Un testimone lo ha visto scendere a Pian d'Avena dall'autobus che sale a Croce d'Aune e nella zona di Col Melon la famiglia ha delle proprietà e sarà questa l'area di indagine domani. Al Soccorso alpino di Feltre, che in questi giorni si è mosso sul terreno di competenza assieme agli altri enti, domani si affiancheranno le Stazioni di Belluno, Prealpi Trevigiane, Pedemontana del Grappa, Longarone, Alpago, con il Centro mobile di coordinamento e unità cinofile di superficie e molecolari. Saranno utilizzati anche i droni.
Al momento di uscire di casa Primo - che è alto un metro e 80, magro di corporatura, con capelli castano scuro e occhi verdi - indossava jeans e tshirt, calzava scarponi da montagna e aveva con sé uno zaino mimetico. Chiunque abbia sue informazioni è pregato di contattare i carabinieri. 
 
 
Rocca Pietore (BL), 04 - 08 - 20
Alle 11.45 circa l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato in direzione di Rocca Pietore, dove tra località Le Grazie e Caracoi Cimai, facendo retromarcia, un'auto era finita nella scarpata rovesciandosi diverse volte e fermandosi sul terreno pianeggiante una cinquantina di metri più in basso. A dare l'allarme dei testimoni che poi avevano aiutato ad uscire dell'abitacolo la donna alla guida, G.K., 59 anni, di Venezia. Sbarcati con un verricello di 60 metri, tecnico di elisoccorso ed equipe medica hanno subito prestato le prime cure all'infortunata, che aveva riportato un probabile trauma toracico. Imbarellata, la donna è stata recuperata sempre con un verricello per essere trasportata all'ospedale di Belluno. Sul posto anche il Soccorso alpino di Alleghe e i Vigili del fuoco.
 
Longarone (BL), 04 - 09 - 20
Questa mattina attorno alle 9 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato al Rifugio Pian de Fontana, dove ieri era arrivato un escursionista tedesco di 71 anni, che si era fatto male. L'uomo che aveva riportato escoriazioni alla testa e a un braccio a seguito di una caduta, è stato imbarcato e trasportato all'ospedale di Belluno.
Val di Zoldo (BL), 03 - 08 - 20
Questa mattina alle 9 la Centrale di GeoResQ ha attivato il Suem di Pieve di Cadore per un'escursionista che si era fatta male in Val Pramper. La donna, M.C., 65 anni, di Roncade (TV), era partita da sola in direzione del Rifugio Sora'l Sass, ma ritrovatasi su un sentiero sbagliato era scivolata sopra un ponticello di legno, riportando un probabile trauma al ginocchio. Una squadra del Soccorso alpino della Val di Zoldo, risalita alla sua posizione dalle coordinate, l'ha raggiunta e le ha prestato le prime cure, per poi trasportarla fino alla strada e affidarla all'ambulanza, che la ha accompagnata all'ospedale di Belluno.
Fumane (VR), 03 - 08 - 20
Ieri sera verso le 20.15 la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Verona per una comitiva di 7 persone attardata e affaticata in Valsorda, che aveva mandato le coordinate del punto in cui si trovava tramite Whatsapp. I soccorritori hanno fatto un'ulteriore verifica tramite il sistema di geolocalizzazione e hanno verificato un secondo punto, 250 metri di quota più alto. Mentre una squadra partiva, un soccorritore già fortuitamente sul posto si è avviato lungo uno dei sentieri partendo da Malga Biancari. Dopo una prima verifica si è poi spostato finché non li ha trovati. Al gruppo si è quindi unita la squadra con le pile per illuminare il percorso e il gruppo è rientrato alla Malga. 
Alleghe (BL), 02 - 08 - 20
Alle 17.40 circa il Soccorso alpino di Alleghe è stato inviato sopra Malga Pioda, dove un ragazzo di Treviso, S.S., 24 anni, si era procurato una sospetta distorsione al ginocchio mentre con altre persone camminava lungo la strada sterrata. Taggiunto in jeep, l'escursionista è stato accompagnato alla macchina ai Piani di Pezzè e si è allontanato autonomamente. Verso le 10 una squadra è partita in aiuto di una coppia di venticinquenni di Roma bloccata tra gli schianti di Vaia. I due ragazzi, infatti, scendendo sul sentiero numero 563 del Bivacco Casamatta, avevano scelto il percorso più veloce verso Le Foppe, ma si erano abbassati troppo ed erano finiti tra gli alberi abbattuti. Una volta geolocalizzata, la coppia è stata individuata, riportata sul sentiero e da lì a valle.
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