2020
RECUPERATI ESCURSIONISTI IERI SERA
Scritto da Michela CanovaCortina d'Ampezzo (BL), 13 - 08 - 20
Ieri sera attorno alle 20, la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Cortina per due escursionisti in difficoltà. I due trentaduenni di Ferrara, uno di Fiscaglia, l'altro di Portomaggiore, stavano rientrando dal Rifugio Vandelli dal Sentiero del Laudo, ma, al momento di scendere nel canale da Forcella Marcuoira, erano andati dritti anziché prendere la traccia a sinistra e si erano ritrovati sopra alcuni salti di roccia nella zona di Tardeiba. Una squadra li ha raggiunti dal percorso sottostante e, dopo averli assicurati, li ha aiutati a riprendere il sentiero per tornare alla macchina.
Pubblicato in
2020
Etichettato sotto
Lorenzago di Cadore (BL), 12 - 08 - 20
Attorno alle 19 la Centrale del Suem è stata allertata da tre escursionisti, un ventenne e due minorenni di Lorenzago di Cadore (BL), in difficoltà. Perso il sentiero, si erano infatti ritrovati in un bosco molto ripido sopra il torrente Cridola, in località Miandre. Poiché erano impauriti e temevano di scivolare sono stati inviati l'elicottero e le squadre del Soccorso alpino del Centro Cadore a piedi. I soccorritori sono quindi riusciti a individuarli e a raggiungerli da sopra, poiché la vegetazione era estremamente fitta e non era possibile localizzarli dall'alto. Dopo averli assicurati, la squadra li ha aiutati a tornare sul sentiero a monte.
Pubblicato in
2020
Etichettato sotto
INTERVENTI IN MONTAGNA
Scritto da Michela CanovaBelluno, 12 - 08 - 20
Alle 12.30 circa il Soccorso alpino di Belluno e stato attivato per un escursionista colto da malore in Val del Mis, all'altezza dei Cadini del Brenton. L'uomo, P.T., 74 anni, di Trebaseleghe (PD), è stato raggiunto da una squadra che lo ha imbarellato, trasportato fino alla strada e affidato all'ambulanza. Attorno alle 14, il Pelikan di Bolzano ha imbarcato un tecnico del Soccorso alpino di San Vito di Cadore in supporto alle operazioni ed è atterrato a Forcella Giau, dove una ragazzina di 13 anni di Roma, che si trovava con la madre, si era sentita poco bene. Visitata dal personale medico, la giovane è stata caricata a bordo e trasportata al Codivilla per accertamenti.
Su richiesta della Centrale di Bolzano, alle 14.30 una squadra del Soccorso alpino della Val Comelico è intervenuta sopra Passo Monte Croce, sulla strada che porta a Malga Nemes per una donna che si era sentita male. I soccorritori si sono portati in jeep da C.D.A., di Mestre (VE), e la hanno condotta con loro all'ambulanza.
Il Pelikan di Bolzano è poi volato sul Mulaz per una escursionista che, scivolata, aveva riportato un trauma alla caviglia. F.N., 50 anni, di Martellago (VE), è stata trasportata all'ospedale di Agordo.
Pubblicato in
2020
Etichettato sotto
Belluno, 11 - 08 - 20
Attorno alle 16 la Centrale del 118 è stata allertata per un ragazzo rimasto schiacciato da un grande masso sul greto del Piave in località Campo di Santa Giustina. L'equipe medica e il tecnico di elisoccorso sbarcati nelle vicinanze dell'elicottero del Suem si Pieve di Cadore si sono subito portati dal giovane, 15 anni, di Santa Giustina (BL), che si trovava con gli amici quando è successo l'incidente, mentre arrivavano i Vigili del fuoco per spostare il masso. Il personale medico, provvedendo al supporto vitale, ha quindi caricato a bordo il ragazzo assieme alla mamma, accorsa nel frattempo. Trasportato all'ospedale di Belluno, il giovane ha purtroppo perso la vita.
Alle 15.40 L'elicottero del Suem era volato al Rifugio Croda da Lago, nelle cui vicinanze un bambino di 11 anni olandese era stato morso da una vipera. Il bimbo è stato trasportato all'ospedale di Belluno.
L'eliambulanza dell'Aiut Alpin Dolomites di Bolzano è invece stato inviato nel Gruppo del Sorapiss, dove lungo il sentiero inagibile sotto il Bivacco Comici, una ragazza di 29 anni di Mirano (VE), che si trovava con la sorella e un'altra persona, si era fatta male a una caviglia. Recuperata assieme agli amici, la ragazza è stata portata a valle e si è poi recata autonomamente in ospedale. Pronto a intervenire il Soccorso alpino di Auronzo.
Pubblicato in
2020
Etichettato sotto
INTERVENTI SUL PASUBIO
Scritto da Michela CanovaValli del Pasubio (VI), 11 - 08 - 20
Alle 15.15 circa la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di Schio, per una malore sulla Strada delle Gallerie in Pasubio. All'altezza della 42a infatti una ragazza di Villanova di Camposampiero (PD), E.L., 21 anni, che si trovava con il compagno si era sentita poco bene. La giovane è stata subito raggiunta dal gestore del Rifugio Papa, componente del Soccorso alpino, e poi da una squadra avvicinatasi dalla Strada degli Scarubbi in fuoristrada e in seguìto a piedi fino all'incrocio con il sentiero. Accompagnata alla jeep, la ragazza è stata poi portata fino a Bocchetta Campiglia da dove si è allontanata autonomamente. Mentre i soccorritori stavano scendendo sono stati fermati da due gruppi in difficoltà. Dal primo hanno caricato a bordo un escursionista di 66 anni di Civezzano (TN) sfinito, dal secondo una sessantasettenne di Rubano (PD), che era caduta facendosi male a un gomito. Entrambi, trasportati a valle, sono rientrati da soli, una volta raggiunti dai compagni.
Pubblicato in
2020
Etichettato sotto
Dato l'aumento degli interventi dovuto anche alla maggiore frequetanzione delle montagne, seguita ai mesi di emergenza Covid - 19, vi riproponiamo alcuni consigli per organizzare le proprie gite in modo sicuro.
Scegliere escursioni e salite commisurate alla propria preparazione tecnica e alla propria condizione psico-fisica; non sopravvalutare mai le capacità individuali e considerare sempre i limiti di ciascuno.
Preparare l’escursione, studiando il percorso con carte topografiche e guide aggiornate e assumendo informazioni dalle locali previsioni meteo aggiornate.
Ricordiamo che per schianti e frane alcuni sentieri risultano impraticabili, è quindi fondamentale rivolgersi alle Sezioni del Cai del posto, alle Guide alpine, ai gestori dei Rifugi.
Sempre meglio essere in compagnia per contare sull’aiuto reciproco in caso di difficoltà. Verificare costantemente le condizioni del percorso; in caso di imprevisti (difficoltà elevate, pericoli ambientali, maltempo e altro) ricordare che una rinuncia non è mai disonorevole.
Controllare lo zaino, che contenga un ricambio completo asciutto, cibo e soprattutto delle bevande. Un piccolo kit di pronto soccorso e una pila frontale non devono mancare. Vestirsi in modo appropriato con particolare attenzione alle calzature; sempre utile, anche nella bella stagione e a bassa quota, una giacca anti pioggia/vento e abbigliamento pesante.
Attrezzarsi adeguatamente in relazione all’attività programmata, al percorso, alla quota e alla stagione. Lasciare detto ai familiari l’itinerario e la meta, non variarla se non per necessità e avvisare al rientro.
Se ci si trovasse in difficoltà, non bisogna farsi prendere dal panico, ma mettersi in posizione di sicurezza e attendere i soccorsi. Non affidarsi mai unicamente a strumenti tecnologici (smartphone, gps, ecc.), sicuramente utili, ma non in grado di proteggere in assoluto dai guai.
E ricordarsi di osservare le norme vigenti in materia di Covid - 19.
Preparare l’escursione, studiando il percorso con carte topografiche e guide aggiornate e assumendo informazioni dalle locali previsioni meteo aggiornate.
Ricordiamo che per schianti e frane alcuni sentieri risultano impraticabili, è quindi fondamentale rivolgersi alle Sezioni del Cai del posto, alle Guide alpine, ai gestori dei Rifugi.
Sempre meglio essere in compagnia per contare sull’aiuto reciproco in caso di difficoltà. Verificare costantemente le condizioni del percorso; in caso di imprevisti (difficoltà elevate, pericoli ambientali, maltempo e altro) ricordare che una rinuncia non è mai disonorevole.
Controllare lo zaino, che contenga un ricambio completo asciutto, cibo e soprattutto delle bevande. Un piccolo kit di pronto soccorso e una pila frontale non devono mancare. Vestirsi in modo appropriato con particolare attenzione alle calzature; sempre utile, anche nella bella stagione e a bassa quota, una giacca anti pioggia/vento e abbigliamento pesante.
Attrezzarsi adeguatamente in relazione all’attività programmata, al percorso, alla quota e alla stagione. Lasciare detto ai familiari l’itinerario e la meta, non variarla se non per necessità e avvisare al rientro.
Se ci si trovasse in difficoltà, non bisogna farsi prendere dal panico, ma mettersi in posizione di sicurezza e attendere i soccorsi. Non affidarsi mai unicamente a strumenti tecnologici (smartphone, gps, ecc.), sicuramente utili, ma non in grado di proteggere in assoluto dai guai.
E ricordarsi di osservare le norme vigenti in materia di Covid - 19.
Come allertare i soccorsi
In caso di bisogno in ambiente impervio e ostile - che manifesta comunque sempre un potenziale di pericolo per il rischio evolutivo - il numero da contattare in Veneto per allertare il Servizio sanitario e il Soccorso alpino e speleologico è tuttora il 118, non essendo ancora stato attivato nella nostra regione il 112 quale numero unico di emergenza. Al 112 - che resta nelle zone di assenza di copertura l’unico attivabile - rispondono ancora i Carabinieri, che provvederanno subito a trasferire la chiamata al 118. Alla Centrale del 118 risponderà un operatore che, in base alla situazione in corso, stabilirà quale tipo di intervento, mezzi e personale siano necessari. Qualora si contatti il 118, bisogna cercare di non spostarsi dal luogo in cui ci si trova: si faciliterà l’individuazione da parte dei soccorritori; si potrebbe non essere più raggiungibili telefonicamente a poca distanza dal punto in cui prima c’era copertura; cambiando luogo si potrebbe addirittura peggiorare la propria situazione. Gli operatori del 118 chiederanno tutte le informazioni indispensabili, fornendo al contempo gli opportuni consigli in attesa dell’arrivo dei soccorsi.
MALORE SUL SENTIERO
Scritto da Michela CanovaVal di Zoldo (BL), 11 - 08 - 20
Questa mattina alle 9.40 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto sul sentiero numero 578 che porta al Bivacco Grisetti, per un escursionista colto da malore. Sbarcati con un verricello di una decina di metri, equipe medica e tecnico di elisoccorso hanno valutato le condizioni dell'uomo, un quarantanovenne Vicentino. Una volta imbarellato, l'escursionista è stato imbarcato e trasportato all'ospedale di Belluno per le cure del caso.
Pubblicato in
2020
Etichettato sotto
INTERVENTI IN MONTAGNA
Scritto da Michela CanovaBelluno, 10 - 08 - 20
Questa mattina alle 5
6.45 il Pelikan ha recuperato due alpinisti austriaci che non erano più in grado di progredire sulla Via Philipp-Flamm in Civetta, dopo aver bivaccato i parete e aver chiesto aiuto alle 4.30.
È partito invece da un messaggio alla compagna di uno di loro, che ha poi contattato il 118, l'allarme per due alpinisti in difficoltà sull'Antelao. I due avevano fatto una traversata nel Gruppo dell'Antelao, avevano passato la notte in quota e stavano scendendo dal Canale Arnaldi, ma avevano preso pioggia, c'era nebbia e non erano più in grado di proseguire Dalle informazioni ricevute - l'ultimo messaggio risaliva alle 12.15 e non c'era copertura telefonica - con le coordinate in possesso, l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore si è avvvicinato per una ricognizione sul ghiacciaio inferiore del Canale Arnaldi, parallelo all'Oppel, per cercare di individuarli, ma le nubi hanno impedito il sorvolo. L'eliambulanza è quindi stata dirottata sull'Averau, per un escursionista con un profondo taglio sulla gamba, dovuto alla caduta di un sasso mentre stava percorrendo la Ferrata a circa 2.540 metri di altitudine. Recuperato con un verricello corto, dopo aver ricevuto le dovute medicazioni, l'infortunato è stato trasportato in ospedale a Pieve di Cadore. Di seguito l'elicottero ha imbarcato due tecnici del Soccorso alpino di Pieve di Cadore ed è tornato sull'Antelao per cercare di trasportarli più in alto possibile, visto anche il peggioramento delle condizioni meteo. Mentre L'elicottero saliva, fortunatamente sono stati avvistati i due alpinisti, un trentottenne di Valdagno (VI) è un quarantaquattrenne di Comelico Superiore (BL), che si erano un po' abbassati, sul limite delle nuvole. Caricati a bordo in due rotazioni con un verricello di 20 metri dal tecnico di elisoccorso, i due, che erano bagnati e infreddoliti, ma stavano bene, sono stati accompagnati a valle. L'elicottero di Treviso emergenza è invece stato inviato a Forcella delle Cazete, a quota 1.750, per una coppia che aveva smarrito la traccia del sentiero. Partiti dal Rifugio Pramperet, un ventiseienne di Pavia e una ventisettenne di Pantigliate (MI), che stavano completando l'Alta via, avevano optato per la variante poco battuta che scende dalla Val del Grisol e usciti dal sentiero si erano incrodati. Individuati dall'equipaggio, i due ragazzi sono stati issati a bordo utilizzando un verricello e trasportati in zona Fiera a Longarone. Pronta in supporto alle operazioni una squadra del Soccorso alpino.
Pubblicato in
2020
Etichettato sotto
Asiago (VI), 09 - 08 - 20
Questa mattina attorno alle 9.30 il Soccorso alpino di Asiago è stato allertato per il mancato rientro di un cercatore di funghi da Campo Rosà, comune di Roana. Fortunatamente poco dopo l'uomo ha raggiunto la propria macchina e l'allarme è rientrato. Attorno alle 17.30 è arrivata una seconda attivazione. Separatasi dal marito, che con il figlio più piccolo era entrato in una galleria della Grande Guerra di Monte Fior a Foza, una donna lo aveva atteso assieme al figlio maggiore, ma l'uomo non era più uscito. Una squadra si è quindi portata dalla donna, mentre una seconda squadra, sapendo che la galleria aveva due uscite, si è diretta subito a Malga Slapeur, punto di arrivo della seconda, dove la gestrice ha confermato che un uomo e il figlio, corrispondenti alla descrizione erano passati di là. I soccorritori sono quindi tornati sul sentiero, che i due avevano ripreso per tornare indietro e, dopo averli intercettati, li ha accompagnati alla macchina, per farli ricongiungere col resto della famiglia portata dall'altra squadra.
Pubblicato in
2020
Etichettato sotto
Belluno, 09 - 08 - 20
Verso le 12.10 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato a Malga Garda, nel comune di Lentiai, per un bimbo di 9 anni punto da un insetto. Il bambino di Castelcucco (TV), che aveva manifestato una probabile reazione allergica, è stato trasportato all'ospedale di Belluno per le verifiche del caso. Alle 12.50 il Soccorso alpino della Val Biois è stato inviato al Rifugio Laresei, a Falcade, per un escursionista che era caduto poco distante e aveva sbattuto la testa. Una squadra è arrivata in jeep sul posto e ha medicato R.V., 74 anni, di Laterina Pergine Valdarno (AR), che aveva riportato un taglio. Caricato a bordo, l'uomo è stato accompagnato al rendez vous con l'ambulanza della Croce Verde Val Biois che lo ha trasportato all'ospedale di Agordo. Alle 13 il Soccorso alpino di Cortina è stato allertato per una probabile distorsione alla caviglia capitata nei pressi del Rifugio Duca d'Aosta. Una squadra del Sagf ha raggiunto la donna, P.B., 74 anni, di Bologna per poi portarla all'ambulanza, partita per il Codivilla. Alle 13.20 la Centrale del 118 è stata contattata da un escursionista che si era imbattuto in alcune persone che chiedevano aiuto per un malore, sotto la seggiovia delle Cinque Torri, ma una volta sul posto, l'eliambulanza e un soccorritore di Cortina giunto in supporto non hanno più trovato nessuno. Alle 13.30 circa l'elicottero si è spostato al Rifugio Averau per una turista di 60 anni di Forlì (FC), che aveva riportato un trauma alla caviglia, poi trasportata a Cortina. Di seguito l'eliambulanza ha operato lungo il sentiero numero 216 sopra il Vandelli, recuperando una ragazza di 21 anni di Valdobbiadene (TV), con problemi a un piede. Sempre in zona Vandelli l'elicottero ha preso in carico un escursionista di 22 anni, che si era ferito alla testa colpito da un sasso e lo ha accompagnato all'ospedale di Cortina. Il Soccorso alpino di Alleghe si è mosso con una squadra in direzione del sentiero che scende dal Lago del Coldai ai Piani di Pezzè, all'imbocco di Ru della Porta per l'infortunio alla caviglia di una donna di 52 anni di Legnano (MI), che è stata affidata all'ambulanza e portata ad Agordo. Una squadra del Sagf si è avvicinata in jeep, per poi proseguire venti minuti a piedi, sul sentiero numero 120 che dal Lago di Misurina sale al Col de Varda, per il probabile trauma alla caviglia di una turista romana di 46 anni. Sempre ad Auronzo di Cadore, ma al rientro dalla via Dibona in discesa dalla normale alla Grande delle Tre Cime di Lavaredo, è intervenuto l'elicottero di Pieve di Cadore. Un alpinista polacco di 50 anni è stato recuperato e trasportato al Rifugio Lavaredo.
Pubblicato in
2020
Etichettato sotto
Ferrara di Monte Baldo (VR), 09 - 08 - 20
Passate le 16 l'elicottero di Verona emergenza è intervenuto sul Monte Baldo, dove, scendendo dal Rifugio Telegrafo verso Novezzina, un escursionista era inciampato ruzzolando fuori sentiero e riportando escoriazioni sul braccio. L'uomo, subito aiutato dai presenti, che non era in grado di rientrare autonomamente, è stato recuperato con un verricello e trasportato fino al punto del rendez vous con l'ambulanza diretta poi all'ospedale. Una squadra del Soccorso alpino di Verona era partita da Rivoli per eventuale supporto, mentre una seconda era pronta a muoversi da Verona.
Pubblicato in
2020
Etichettato sotto
Taibon Agordino (BL), 09 - 08 - 20
Sono stati recuperati all'alba i due escursionisti rimasti incrodati ieri in fondo alla Valle di San Lucano. I due uomini, 67 e 76 anni, di Alleghe (BL) erano partiti per la traversata degli Altipiani del Rosetta, con l'intenzione di rientrare da Col di Pra, a Taibon Agordino. Lungo il sentiero hanno però abbandonato la traccia prendendo il canale della Valle di Angheraz, di fronte allo Spigolo dell'Agner, e finendo bloccati sopra un salto di roccia di una cinquantina di metri. Attorno alle 20.30 l'allerta alla Centrale operativa del 118, con la comunicazione che saltava e l'impossibilità di risalire alle loro coordinate per assenza di traffico dati, fino alla perdita totale del contatto. Pur con le informazioni frammentarie, una squadra del Soccorso alpino di Agordo è arrivata in fondo alla Valle per tentare di vedere se i due fossero individuabili attraverso la luce di pile o frontali, senza però riuscire a localizzati. Alle 5.30 l'elicottero di Trento emergenza ha imbarcato due soccorritori per perlustrare l'area e dopo una lunga ricognizione l'equipaggio li ha individuati a circa 1.400 metri di quota e li ha recuperati utilizzando un verricello. Stavano bene, anche dopo una notte all'addiaccio, e sono stati trasportati in piazzola ad Agordo.
Pubblicato in
2020
Etichettato sotto
Belluno, 08 - 08 - 20
Attorno alle 20 l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è decollato verso le Tre Cime di Lavaredo, dove una cordata di alpinisti stranieri, sbagliate le doppie di rientro dalla Grande, era rimasta bloccata all'altezza della Piramide. I due sono stati individuati e recuperati, a limite effemeridi, con il verricello dall'eliambulanza e trasportati al Rifugio Lavaredo. Una squadra del Soccorso alpino della Val di Zoldo si è invece portata al Bivacco Angelini, sopra la Val Barance nel Gruppo del San Sebastiano, per un escursionista affaticato e impossibilitato a proseguire. La squadra lo ha raggiunto e lo accompagnerà a valle. Il Soccorso alpino di Agordo infine è stato attivato per due escursionisti incrodati sulle Pale di San Lucano.
Pubblicato in
2020
Etichettato sotto
DUE INTERVENTI IN MONTAGNA
Scritto da Michela CanovaBelluno, 08 - 08 - 20
Alle 17.45 circa la Centrale del 118 è stata allertata per un escursionista che si era sentito poco bene, mentre con un gruppo di persone stava percorrendo una strada forestale sopra Caracoi, a Rocca Pietore. Raggiunto in fuoristrada da una squadra del Soccorso alpino della Val Pettorina, l'uomo, un cinquantenne di Como, è stato accompagnato all'ambulanza e trasportato per accertamenti all'ospedale di Agordo. Contemporaneamente il Soccorso alpino della Val Biois è stato attivato per avviare la ricerca di un cinquantenne di Trevignano (TV), su segnalazione della moglie, che non lo aveva più visto rientrare, dopo che si era allontanato questa mattina alle 11 circa dal campeggio in Val di Gares, dove la coppia si trova in questi giorni. Le squadre hanno iniziato a perlustrare i sentieri da Canale d'Agordo fino a Cima Comelle e attorno al campeggio, finché alcuni soccorritori non lo hanno riconosciuto seduto in centro a Canale. Stava bene e l'allarme è rientrato.
Pubblicato in
2020
Etichettato sotto
INTERVENTI IN MONTAGNA
Scritto da Michela CanovaBelluno, 08 - 08 - 20
Alle 13 la Centrale del 118 ha allertato il Soccorso alpino di San Vito di Cadore, a seguito della segnalazione di una donna il cui marito, partito alle 8 per il trail Rocchette - Croda da Lago, non era raggiungibile e con la traccia Gps ferma alle 10. Fortunatamente alle 14 l'uomo, 62 anni di Venezia, ha risposto al telefono e si trovava a Pianozes. Le squadre sono state fatte rientrare, come l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore arrivato in zona per sorvolare il percorso.
Alle 14.40 circa è stata attivata la Stazione del Soccorso alpino della Val Fiorentina per un escursionista scivolato tra Casera Mondeval di sotto e il sito mesolitico, lungo il sentiero numero 466, che da Forcella Ambrizzola scende a Toffol. L'uomo, D.M., 37 anni, di Dolo (VE), che si trovava con la moglie e aveva riportato un probabile trauma alla caviglia, è stato raggiunto da una squadra avvicinatasi in jeep, per poi proseguire a piedi per due chilometri e mezzo. Una volta da lui, i soccorritori lo hanno stabilizzato e imbarellato, per trasportarlo fino alla strada e affidarlo all'ambulanza diretta all'ospedale di Agordo.
Pubblicato in
2020
Etichettato sotto
RAGAZZA CADE CON LA MOUNTAIN BIKE
Scritto da Michela CanovaPonte nelle Alpi (BL), 08 - 08 - 20
Verso le 11.15 il Soccorso alpino di Longarone è intervenuto in Nevegal, località Maraschiata, a seguito della segnalazione di alcuni ciclisti di passaggio, per un incidente con una bici a pedalata assistita. Mentre con il padre stava percorrendo in mountain bike una strada sterrata in mezzo al bosco, una diciassettenne tedesca è caduta e una mano le è rimasta schiacciata dalla bicicletta causandole la probabile frattura delle dita. Una squadra ha raggiunto in fuoristrada la giovane, le ha prestato le prime cure e, dopo aver caricato a bordo lei e il papà, la ha accompagnata all'ospedale di Belluno.
Pubblicato in
2020
Etichettato sotto