2021

Revine Lago (TV), 20 - 02 - 21
Attorno alle 10.30, il Soccorso alpino delle Prealpi Trevigiane è stato allertato per un uomo colpito da una pianta durante il taglio della legna, nei boschi a fianco della strada che sale a Pian de le Femene. 
A dare l'allarme l'infortunato stesso, M.P., 46 anni, di Revine Lago (TV), che al momento dell'incidente si trovava con alcuni familiari. Raggiunto da una squadra, l'uomo, che lamentava dolori alla schiena e a un ginocchio, è stato stabilizzato e caricato in barella. I soccorritori lo hanno quindi calato per una ventina di metri tra gli alberi fino alla strada, dove è stato trasferito nell'ambulanza, per essere di seguito accompagnato al rendez vous con l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, decollato in direzione dell'ospedale di Treviso.
Domegge di Cadore (BL), 18 - 02 - 21
Attorno alle 19 la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino del Centro Cadore, per due escursionisti bloccati dal buio in un canale di neve ghiacciata. Madre e figlio, di 53 e 20 anni, di Treviso, erano partiti per un giro ad anello da Domegge di Cadore. Saliti al Monte Brente, erano poi scesi lungo sentieri innevati a Salon e Pian de la Sala, dove però, ingannati da tracce, avevano sbagliato itinerario finendo ormai tardi in un ripido versante boscato. Inviate le coordinate, i due escursionisti sono stati geolocalizzati e dieci soccorritori sono partiti dell'abitato di Domegge di Cadore, risalendo a piedi per circa 400 metri di dislivello, gli ultimi cento completati con i ramponi fissati agli scarponi, fino a raggiungerli. Dopo aver dotato madre e figlio di casco e imbrago, la squadra li ha assicurati e ha attrezzato le calate per riportarli alla base del canale. Una volta arrivati sul piano, i soccorritori li hanno riaccompagnati al sentiero e da lì a Domegge.
Auronzo di Cadore (BL), 16 - 02 - 21
Questa mattina attorno alle 10.20 è scattato l'allarme per il mancato rientro di un escursionista tedesco, su segnalazione del gestore del Rifugio d'Antorno, da dove l'uomo era partito l'11 febbraio in direzione del Rifugio Locatelli e dove aveva lasciato la sua bicicletta e doveva tornare. Dalle intenzioni manifestate al gestore, l'escursionista avrebbe dovuto fare un giro con le ciaspe di 2/3 giorni e rientrare. Non vedendolo tornare, vista la prolungata assenza, la chiamata ai Carabinieri. Mentre il Soccorso alpino di Auronzo si mobilitava, con un soccorritore pronto a essere imbarcato, l'elicottero del Suem di Pieve è volato in direzione delle Tre Cime di Lavaredo per un primo sopralluogo. Fortunatamente sorvolando la parte nord nel territorio di Dobbiaco, il cui Soccorso alpino era stato messo in preallerta, l'equipaggio ha individuato una persona in movimento. Sbarcato nelle vicinanze, il tecnico di elisoccorso ha raggiunto l'uomo e ha verificato che si trattava proprio del turista tedesco. Stava bene, era in contatto con la famiglia e sarebbe rientrato autonomamente. All'origine dell'allarme un probabile fraintendimento. 
Pieve del Grappa (TV), 14 - 02 - 21
Alle 17.20 circa, ormai prossima la scadenza delle effemeridi, l'elicottero di Treviso emergenza è decollato in direzione del Monte Grappa, dove due escursionisti erano rimasti bloccati lungo la Ferrata Guzzella. Superato il tratto della strada della galleria infatti, i due, F.M., 27 anni, di Vò Euganeo (PD), lui ed E.A., 29 anni, di Pontelongo (PD), lei, si erano ritrovati con il cavo metallico seppellito dalla neve e non erano più in grado di proseguire, né scendere, calzando scarponi con le catenelle. Individuati dall'equipaggio, i due ragazzi sono stati caricati a bordo con il mezzo in hovering e trasportati direttamente fino all'ospedale di Treviso, dato il buio incombente e la necessità di rientrare dell'ambulanza. Pronto a intervenire il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa. 
Verona, 15 - 02 - 21
Attorno alle 13.20 il Soccorso alpino di Verona è stato allertato per uno scialpinista caduto nel canale conosciuto come Pettorina, nel comune di Ferrara di Monte Baldo. Due squadre si sono portate al parcheggio di Novezzina pronte a intervenire con sci e pelli. Nel frattempo l'elicottero di Verona emergenza, impegnato in un'altra emergenza, completata la precedente missione ha raggiunto il canale e individuato lo sciatore, un cinquantacinquenne di Velo Veronese (VR), che si trovava con due amici e aveva riportato un sospetto trauma alla gamba. Sbarcato con un verricello di una decina di metri, il tecnico di elisoccorso ha imbarcato con la stessa modalità l'infortunato, trasportato poi a Borgo Trento. In precedenza l'eliambulanza era stata inviata in comune di Bosco Chiesanuova, nel vallone tra Cima Trappola e Cima Gaibana, per un escursionista che, perso l'equilibrio con le ciaspe, si era fatto male a un ginocchio. Sbarcati in hovering nelle vicinanze, equipe medica e tecnico di elisoccorso avevano prestato le prime cure a C.S., 43 anni, di Albettone (VI), caricato a bordo e trasportato all'ospedale. 
Val di Zoldo (BL), 14 - 02 - 21
Alle 16.40 la Centrale del Suem è stata attivata tramite GeoResQ, servizio di geolocalizzazione e inoltro di richieste di soccorso, per un coppia di cinquantacinquenni veneziani, che si erano trovati in difficoltà scendendo dal Monte Punta. Marito e moglie erano partiti con le ciaspe da località Costa, al momento di rientrare però si erano trovati fuori via tra Dont e Fusine, la donna affaticata e non più in grado di proseguire. Individuati dell'elicottero del Suem di Pieve, i due escursionisti sono quindi stati recuperati e trasportati a valle. 
Gallio (VI), 14 - 02 - 21
Attorno alle 12.40 la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino di Asiago per uno snowboarder infortunatosi mentre scendeva da Cima Mandriolo, sopra il Rifugio Val Formica. P.S., 40 anni, di Trissino (VI), era infatti caduto e lamentava dolori a una caviglia. Poiché sul luogo dell'incidente non c'era copertura, uno dei tre amici che era con lui è salito in cima al Monte e ha dato l'allarme, fermandosi lì per poter continuare a comunicare con la squadra in arrivo se necessario. I soccorritori si sono mossi con due jeep e altrettante motoslitte al traino. Sono quindi riusciti ad arrivare fino dall'infortunato e, dopo avergli prestato le prime cure, lo hanno caricato a bordo di una motoslitta e trasportato ai fuoristrada parcheggiati sul piazzale del Rifugio. Data la difficoltà di far arrivare l'ambulanza a causa dell'intenso traffico presente, l'uomo è stato accompagnato direttamente all'ospedale dai soccorritori.

 

Falcade (BL), 13 - 02 - 21
Alle 17.40 circa il Soccorso alpino della Val Biois è stato allertato per due persone illese, ma in difficoltà sotto Passo Valles. Padre e figlio, 47 e 15 anni, di Casale sul Sile (TV), si erano fatti portare in macchina fino al Valles con l'intenzione di rientrare con gli sci da discesa a Falcade seguendo la Pista degli innamorati, che però in questo periodo non è battuta. I due hanno iniziato la discesa, arrivati dove la pista fa una grande curva ben disegnata durante una normale stagione invernale, padre e figlio hanno invece proseguito dritti non distinguendo l'itinerario corretto, sono finiti in un torrentello in mezzo al bosco e, ormai prossimo il buio, hanno chiesto aiuto. Risaliti alle coordinate del luogo in cui erano bloccati, quattro soccorritori hanno iniziato la ricerca, partita per due persone con le ciaspe. Attorno alle 18.30, la squadra li ha individuati e raggiunti, per aiutarli a risalire la scarpata innevata del corso d'acqua e riprendere la pista. Stanchi e con i pesanti scarponi, i due sono stati accompagnati dai soccorritori fino ai mezzi e da lì al campeggio dove alloggiano. L'intervento si è concluso alle 20.30.
Alano di Piave (BL), 13 - 02 - 21
Attorno a mezzogiorno la Centrale del Suem è stata allertata da un escursionista, il cui compagno era precipitato nella zona di Casera Spinoncia. Dalle prime informazioni, i due stavano percorrendo il sentiero Rommel, numero 849, quando l'uomo era uscito dall'itinerario e, nel tentativo di prendere un oggetto che gli era caduto, aveva perso l'equilibrio scivolando sul ghiaccio e precipitando, senza che l'amico riuscisse più a vederlo o a sentirlo. Risaliti alle coordinate del punto in cui si trovavano al momento dell'incidente, mentre il Soccorso alpino di Feltre si preparava in supporto alle operazioni, è decollato l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore che ha prima individuato l'escursionista restato sul sentiero e poi rientrato autonomamente. L'eliambulanza è poi scesa sulla verticale, rintracciando il corpo senza vita alcune centinaia di metri più sotto. Ricomposta, la salma è stata recuperata e trasportata al cimitero di Quero - Vas, in accordo con i Carabinieri. In merito all'intervento sul Massiccio del Grappa, l'escursionista, che era privo dei documenti, è un cinquantaseienne di Crocetta del Montello (TV), P.S. Una volta ritrovato l'amico dell'uomo precipitato per 2/300 metri, l'elicottero ha sbarcato con un verricello il tecnico di elisoccorso per raccogliere da lui informazioni e valutare le sue condizioni. L'eliambulanza ha poi iniziato la perlustrazione dal basso verso l'alto individuando il corpo senza vita ed è tornata a imbarcare il tecnico del Soccorso alpino. Equipe medica e tecnico sono stati quindi calati con 30 metri di verricello. Constatato il decesso, la salma è stata recuperata e portata al cimitero di Quero - Vas.
Longare (VI), 12 - 02 - 21
Si è concluso verso le 23.30 il recupero assai impegnativo di un'escursionista, infortunatasi dopo essersi persa ieri nei boschi di Lumignano sui Colli Berici. Durante una camminata lungo il sentiero numero 8 che porta alle Grotte della Guerra, G.R., 71 anni, di Selvazzano Dentro (PD), smarrita la traccia, si era infatti inoltrata nella fitta vegetazione, ma era scivolata in un tratto molto ripido e fangoso, riportando un sospetto trauma alla spalla. Da sola, aveva chiesto aiuto al cellulare, fornendo la sua posizione tramite Whatsapp. Attorno alle 17, allertate dal 118 di Vicenza, due squadre del Soccorso alpino di Padova, 11 soccorritori in tutto, hanno iniziato a percorrere dal basso e dall'alto il sentiero chiamandola a voce, senza purtroppo riuscire però a individuarla, anche i Vigili del fuoco partecipavano alla ricerca. Impossibile riuscire a capire dove si trovasse la donna, con l'unico riferimento dato, nell'intricata boscaglia. In contatto telefonico con lei, fortunatamente i soccorritori, dopo averle spiegato la modalità, sono riusciti a farsi mandare un messaggio con le coordinate più precise tramite Google maps e la hanno localizzata. Una volta raggiunta ormai buio, le hanno prestato le prime cure e la hanno imbarellata, mentre i Vigili del fuoco illuminavano dal piazzale di Lumignano la zona con una fotoelettrica per cercare di facilitare le operazioni. Difficile il recupero, data l'instabilità del versante verticale, reso ancora più scivoloso dalle piogge. Le squadre, dopo aver attrezzato il percorso con corde fisse per arrivare da lei, valutate le condizioni di maggiore sicurezza, hanno optato per portarla verso l'alto sollevando la barella per contrappeso un centinaio di metri, fino ad arrivare su un sentiero comodo. Da lì la hanno quindi trasportata sulla strada e affidata all'ambulanza.

Verona, 11-02-21

Sono già tre gli eventi addestrativi che hanno coinvolto il Gruppo forre del Soccorso alpino e speleologico Veneto dall’inizio dell’anno. La necessità di esercitarsi all’interno delle gole ghiacciate è dettata dal fatto che ormai il torrentismo è praticato in ogni stagione in tutto l’arco alpino. Inoltre capita spesso che la squadra di soccorso in forra sia chiamata a intervenire in caso di ricerca di persone disperse, dove vi siano strette vallate percorse da ruscelli e torrenti, incassate tra pareti strapiombanti, in cui qualcuno potrebbe essere malauguratamente scivolato e nelle quali è necessaria la progressione in sicurezza con manovre proprie del torrentismo. Nel periodo invernale, date le rigorose condizioni all'interno delle forre e relativa formazione di ghiaccio, è doveroso prepararsi ad una gestione attenta sia delle corde, che inevitabilmente risulteranno bagnate e ghiacciate, che della restante attrezzatura in generale per le conseguenze legate appunto alle basse temperature. Anche la movimentazione con ramponi adeguati ad evitare il rischio di scivolamento deve essere provata. La muta stagna consente il necessario isolamento termico per questo tipo di attività anche nei mesi più freddi. Chiaramente un intervento in ambiente tanto estremo richiede una maggiore rapidità nell’esecuzione e il minor tempo di permanenza possibile dell’infortunato al suo interno. Per questi motivi è necessaria per il Gruppo forre un’attività senza soluzione di continuità durante l’anno. I tre appuntamenti di aggiornamento delle manovre e test del materiale in ambiente invernale si sono svolti domenica 24, sabato 30 gennaio e venerdì 5 febbraio. I luoghi scelti per le operazioni sono stati il Vajo delle Scalucce a Fumane (VR), il Rio Nero a Ledro (TN) e una palestra in esterno. In tutte le situazioni è stata garantita l’applicazione delle procedure antiCovid.

San Zeno di Montagna (VR), 06 - 02 - 21
Attorno a mezzogiorno e mezza la Centrale del Suem è stata allertata per uno scialpinista infortunatosi nella fase di discesa dal Rifugio Chierego, sotto Cima Costabella, sul Monte Baldo. Poiché l'elicottero di Verona emergenza è stato bloccato dalle nubi basse all'altezza di Prada, è intervenuta una squadra del Soccorso alpino di Verona. Sette soccorritori - provenienti da un addestramento a Novezzina, da Caprino e da Verona trasportando il quad - si sono portati sul posto. In tre hanno raggiunto A.B., 56 anni, di Arcugnano (VI), con sci e pelli di foca, seguiti dai colleghi avvicinatisi il più possibile con il quad. Sul Monte Baldo, assieme alla squadra è intervento anche il medico del Soccorso alpino che ha subito prestato le prime cure all'infortunato, con una probabile lussazione alla spalla. L'uomo, che si trovava con la compagna e due amici, è stato assistito dal gestore del Rifugio Chierego, che ha trasportato con il proprio quad coperte e, in seguito, l'attrezzatura dei soccorritori. In una ventina di minuti, la squadra ha accompagnato lo sciatore a piedi fino al parcheggio dei quad per poi accompagnarlo a Prada, da dove l'uomo si è allontanato con i propri mezzi.
Gallio (VI), 04 - 02 - 21
Alle 18.40 circa il Soccorso alpino di Asiago è stato allertato per una coppia di escursionisti in difficoltà. I due, entrambi ventideuenni padovani, erano partiti ieri da Campomulo diretti al Baito Campiluzzi. Oggi nella fase di rientro hanno sbagliato percorso e si sono ritrovati a procedere con la neve alta. Stanchi, infreddoliti e ormai al buio, giunti a Malga Campomuletto hanno trovato copertura telefonica e hanno lanciato l'allarme. Un soccorritore che si trovava nelle vicinanze, li ha raggiunti con il gatto delle nevi del Comune di Gallio e li ha riaccompagnati a Campomulo.

Romano d'Ezzelino (VI), 02 - 02 - 21

Questa mattina passate le 10, su richiesta dei Carabinieri di Bassano del Grappa è stato allertato il Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa, a seguito del rinvenimento, all'imbocco della Valle di Santa Felicita, dell'auto di un uomo di cui era stata denunciata la scomparsa. Sei soccorritori si sono portati sul posto, dove già si trovavano i Vigili del fuoco di Bassano del Grappa, per unirsi alla ricerca. Attorno alle 11 è arrivata la segnalazione di un escursionista che si era imbattuto nel corpo senza vita di un uomo, alla base della ferratina della palestra di roccia, nel territorio di Borso del Grappa. I soccorritori hanno raggiunto il luogo del rinvenimento, dove, assieme ai Vigili del fuoco, hanno provveduto al recupero della salma, una volta constatato il decesso da parte del medico e avvenuti i rilievi dei Carabinieri di Pieve del Grappa. Si trattava dell'uomo scomparso, un sessantaquattrenne di Cartigliano (VI), caduto per una quindicina di metri nella scarpata. Il corpo è stato imbarellato e trasportato fino al piazzale del Ristorante Dalla Mena, per essere affidato al carro funebre.
Cibiana di Cadore (BL), 02 - 02 - 21
Attorno alle 11.30 la Centrale del Suem è stata allertata per un infortunio accaduto lungo la strada che sale al Monte Rite. Mentre la stava percorrendo assieme a un'altra persona, infatti, dopo essersi tolta le ciaspe in un tratto superato con scarponi e racchette, un'escursionista veneziana aveva messo male un piede, riportando la sospetta distorsione di un ginocchio. L'elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha individuato il punto in cui si trovava R.P., 65 anni, di Istrana (TV), l'ha recuperata e trasportata all'ospedale di Belluno. Pronta a intervenire una squadra del Soccorso alpino di Pieve di Cadore.
Selva di Progno (VR), 30 - 01 - 21
Alle 14 circa l'elicottero di Verona emergenza è decollato in direzione di Cima Lobbia, a seguito di due differenti situazioni di emergenza, accadute quasi contemporaneamente in luoghi poco distanti l'uno dall'altro. Prima l'eliambulanza ha individuato un'escursionista che, separatasi dal compagno ridisceso con gli sci d'alpinismo, aveva sbagliato traccia nel rientrare a valle a piedi, finendo bloccata su un ripido pendio innevato, sopra salti di roccia. La donna, una vicentina di 61 anni, è stata raggiunta dal tecnico di elisoccorso, calato con un verricello di 20 metri, e recuperata con la stessa modalità, per essere poi trasportata fino a Campofontana. Di seguito l'elicottero è volato più a ovest sotto la cima, in aiuto di una scialpinista di 50 anni di Bussolengo (VR), che durante una gita con altri sciatori si era procurata la probabile distorsione di un ginocchio mettendo male una gamba. Sceso in hovering, il tecnico di elisoccorso ha accompagnato l'infortunata fino all'eliambulanza, ripartita in direzione dell'ospedale di San Bonifacio.
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